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Terapia Dei Traumi Prenatali 
e Della Nascita

"Così come sono venuto, concepito, nato, così sono nel mondo"

La nascita riguarda tutti noi.
Le prime esperienze di vita, dal concepimento, alla gestazione , al parto sono di grande importanza e intensità per un essere umano, ancora così piccolo e plasmabile, da lasciare su di lui una profonda impronta (imprinting).
Questa impronta influenza la nostra vita fino ad oggi, influenza inoltre la nostra relazione con gli altri e con noi stessi, influenza le nostre paure e molti dei nostri comportamenti nella vita, più o meno inconsci.
Le ispirazioni e le radici del lavoro pre e perinatale si basano sulle intuizioni di Frank Lake, William Emmerson, Franklyn Sills, Ray Castellino ed è arrivato in Italia, con l'insegnamento di Dominique Dègranges.
I loro studi affermano che chi dopo la nascita , è stato trattato con poca sensibilità non è in grado di sviluppare il senso di appartenenza, l’autostima e l’ascolto dei propri bisogni.
Queste persone hanno tendenza a fidarsi dei consigli delle cosiddette autorità a scapito della propria voce interiore. Inoltre lo stress vissuto nel grembo materno, esempio nascere prima dell’avviso spontaneo del travaglio, o nascere con somministrazione di analgesici, ossitocina, sintetica e antibiotici, o entrare in contatto con microrganismi diversi da quelli della madre, sono tutte esperienze che possono attivare la predisposizione, verso certe malattie e disturbi.


LA NASCITA E’ IL VISSUTO CENTRALE DEL PERCORSO DELLA NOSTRA VITA E SI RISVEGLIA OGNI VOLTA CHE VIVIAMO UN CAMBIAMENTO
Il lavoro corporeo ed emozionale sugli schemi, i traumi e gli “imprinting” ovvero le impronte delle fasi di procreazione, di gravidanza e nascita permette di rivivere concretamente le fasi più significative del proprio periodo intra uterino e della propria nascita, andando a ristrutturare in forma positiva e integrativa quei passaggi che possono essere risultati difficili, traumatici o carenti sotto qualche aspetto.
Garantisce al soggetto la liberazione di un nuovo e inaspettato potenziale in tutti gli ambiti della vita della persona.
Anche nei parti naturali, dove apparentemente non vi sono situazioni difficili e impreviste, la prassi medica comunque, esige che il prenato venga subito portato via per essere sottoposto a step e controlli.

Ecco che l’ essere stato separato dalla madre può generare il senso di non appartenere, un sentimento cosi doloroso da essere rimosso dalla coscienza, ma che in seguito potrà riemergere e risvegliarsi ogni volta che si vivrà un cambiamento.
E potrebbe manifestarsi sotto forma di una nostalgia indefinibile, la nostalgia spingerà l’individuo a ricercare l’appartenenza per esempio nell’innamoramento, nell’adesione a gruppi dogmatici di ogni genere , fino a quelli più estremisti.

Fank Lake dice:’’ La più grande ferita che ci accade è l’oscuramento della nostra vera natura’’.

Nel lavoro prenatale si tratta di ritrovarla, nella relazione tra essere ed esistere, tra vivere e sopravvivere.


IL SISTEMA GEMELLARE E LA SINDROME DEL GEMELLO SCOMPARSO
Recenti studi hanno dimostrato che molte più gravidanze di quelle che si pensa iniziano gemellari o plurigemellari, capita spesso che a nasce sia il gemello ‘’sopravvissuto’’.
Persone che nel periodo intra uterino hanno perso un gemello, soprattutto se la madre non ne è cosciente, potrebbero avere nelle relazioni un desiderio insaziabile di ricercare una fusione totale con l’altro, perdendo i propri confini personali (confusione), un senso di intesa telepatica
(senza linguaggio verbale), un senso di esclusività e potrebbero tendere a percepire un senso inspiegabile di nostalgia e malinconia, una paura irrazionale di perdere l’altro, tendere all’auto sabotaggio e avere paura e persino colpa, nel prendere il proprio posto nel mondo, far fiorire la vita ed esserci pienamente nel ‘’ qui ed ora ‘’.
La scienza ha recentemente spiegato che anche innamorarsi di qualcuno piuttosto che di qualcun altro, può essere conseguenza di un imprinting sbagliato.


LA TRAPPOLA TRANSGENERAZIONALE
Per molte generazioni, l’importanza del contatto tra madre e bambino è stata sottovalutata, se non addirittura negata, creando così una catena di alienati.
Lo schema si ripete proprio come gli schemi della nostra vita, e la chiave per uscirne è diventare consapevoli di tutto cioè che siamo.
Diventando coscienti ritroviamo l’equilibrio.
Il lavoro corporeo ed emozionale dell’Imprinting permette un continuum dell’unità madre-figlio.
Questo approccio è in grado di risvegliare gli istinti naturali e risanare eventuali traumi vissuti dal neonato prima o durante la nascita, o quelli antichi vissuti della madre attorno alla propria nascita.

Con la terapia prenatale e della nascita è possibile uscire dal circolo vizioso transgenerazionale di scissione.


COME SI SVOLGE UN PROCESSO DI IMPRINTING E QUALI SONO I BENEFICI
Oggi è ampiamente dimostrato che la coscienza umana non nasce al concepimento , ma ha una sua storia interiore che risale a fasi precedenti, le quali hanno un forte influsso sulle condizioni profonde della persona e sulle esperienze che andrà a fare.
L’imprinting cioè l’insieme dei condizionamenti profondi impressi sulle varie componenti dell’essere, all’inizio della vita, (IMPRONTA PRIMARIA) non è riconducibile esclusivamente al parto biologico , ovvero al momento in cui il corpo del bambino si separa da quello della mamma, ma deve tenere in considerazione anche quanto avvenuto prima.
Durante l’incontro, che si svolge in presenza di un piccolo gruppo di partecipanti, ad ognuno vengono offerti il tempo e lo spazio necessari per vivere in sicurezza il proprio processo di nascita, mentre il gruppo stesso, con la guida del facilitatore , svolge di volta in volta, il ruolo di utero (un utero emozione e corporeo) per accompagnare il processo di nascita della persona, che viene coinvolta globalmente sul piano emozionale, biografico, immaginativo e corporeo.
In tale modo si opera una ristrutturazione positiva di questi imprinting ricevuti nel nostro venire al mondo, che condizionano negativamente il nostro essere nel mondo.
Molti saggi sostengono che non puoi conoscere il tuo percorso di vita, la tua missione, finché non ti fermi e guardi indietro al modo in cui sei arrivato.
Si tratta di un lavoro molto intenso ed anche pieno di gioia, di carica vitale , di fiducia nella vita, nella natura e nelle risorse che si nascondono in tutte le persone, in tutte le storie.
Questo metodo è rivolto a tutti, adulti, famiglie e bambini.

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